La redazione di un contratto di collaborazione richiedere sempre una particolare attenzione.
Il contratto di collaborazione è regolato da una normativa piuttosto scarna che necessita di implementazione da parte dei contraenti, anche al fine di adattare il contenuto del contratto alla situazione concreta.
Occorre infatti tenere conto delle peculiarità proprie del settore di riferimento, attraverso la previsione di apposite clausole destinate a definire particolari situazioni che potrebbero in concreto verificarsi.
Al di là delle specificità proprie di ogni singolo contratto, l’accordo dovrebbe in ogni caso prevedere alcune clausole “base” volte a definire in termini chiari e precisi i rispettivi diritti ed obblighi delle parti.
Anzitutto è bene stabilire in modo netto i confini della prestazione oggetto del contratto.
Altro elemento importante per le parti è costituito dalla previsione dei tempi e delle modalità con le quali è eventualmente rimessa al committente la facoltà di richiedere una modifica della prestazione o del servizio.
Sarebbe opportuno indicare anche la eventuale presenza di ausiliari del collaboratore, ai quali potrebbe essere demandata parte della prestazione.
Di analoga importanza è la predeterminazione chiara e comprensibile dell’entità del compenso, nonché delle tempistiche e delle modalità di pagamento, onde evitare spiacevoli equivoci che potrebbero compromettere la prosecuzione del rapporto di collaborazione.
Infine, è sempre bene prevedere un termine di preavviso per l’esercizio della facoltà di recesso da parte del committente.
Vediamo le regole base nell’infografica.
